mercoledì 21 marzo 2012

Nuove varietà di albicocche, pesche, nettarine e susine


Folta cornice di imprenditori agricoli e vivaisti per l’iniziativa organizzata da Terremerse nello stabilimento di Faenza alla fine di gennaio: un centinaio di persone ha ascoltato con attenzione la relazione tenuta da Stefano Foschi, tecnico frutticolo del Crpv (nella foto).
Dopo l’introduzione di Marco Casalini, presidente di Terremerse, il dr. Foschi ha iniziato il suo intervento con una puntualizzazione sulla caratterizzazione gustativa delle varietà di pesche e nettarine.
Attualmente la grande maggioranza delle nuove varietà introdotte presenta un gusto dolce o sub-acido, tipo Big Top, molto diverso dal gusto acidulo tradizionale delle pesche e nettarine, tipo Stark Red Gold. Indagini sui gusti dei consumatori hanno evidenziato che l’87% predilige le pesche dolci o sub-acide, ma non ha la possibilità di individuarle sul banco del fruttivendolo o della grande distribuzione. Il rischio concreto è quindi quello di deludere le attese del consumatore che, ad esempio, dopo avere acquistato e consumato Big Top, acquista e consuma Nectaross, senz’altro buona ma con un equilibrio tra zuccheri e acidità completamente diverso. Foschi suggeriva una suddivisione gustativa anche sul banco, definendo la tipologia Big Top “dolce e croccante” e la tipologia Stark Red Gold “succosa e dissetante”: con questa descrizione il consumatore di frutta sarebbe indirizzato ed eviterebbe delusioni.
Un’altra nota ha riguardato le piante di drupacee distribuite dai vivaisti nel 2011: 815.394 piante, di cui il 33% albicocche, 45% nettarine gialle e 12,5% pesche gialle.
Da rimarcare la crescita delle albicocche, che stanno invadendo i terreni e le epoche di raccolta che in Romagna erano dominio esclusivo delle nettarine. Infatti, la varietà maggiormente piantata nel 2011 è la tardiva Farbaly (+35 rispetto a Kioto) con 40 mila piante, seguita da Faralia (+16) con 32 mila.
Successivamente ha iniziato l’esposizione sulla scaletta varietale, evidenziando che la tendenza della ricerca per le albicocche è verso la colorazione aranciata-rossa dei frutti e sulla buona pezzatura. Un requisito di selezione fondamentale, secondo Foschi, è rappresentato dalla resistenza a Sharka, virosi sempre più diffusa e assolutamente nefasta per le drupacee. La più precoce è Wonder Cot, che matura 3 giorni prima di Aurora, mentre la più tardiva è Augusta 3, che matura 55 giorni dopo Kioto.
Fra le selezioni, Foschi ha evidenziato l’ottimo gusto di Pieve, che matura contemporaneamente a Portici e l’eccezionale resistenza sulla pianta di Petra, che matura 12 giorni dopo Kioto e che si caratterizza anch’essa per un gusto molto dolce.
Le pesche gialle più impiantate nel 2011 sono quelle del gruppo Royal, con leader Royal Summer con 25 mila astoni. L’elenco varietale è iniziato con Bordò, frutto della nostra ricerca, che matura 26 giorni prima di Rich Lady ed è terminato con Corindon (+50 rispetto a Rich May).
Le novità in corso di valutazione sono Sagittaria, che matura in epoca Rich May, e Lami Dolza2 (+14) subacida dolce come la Lami Dolza3 (+19).
Per quanto riguarda le nettarine gialle, la parte del leone negli impianti 2011 è sempre rappresentata da Big Top, con ben 105 mila astoni, seguita a distanza da Romagna Big con 60 mila piante. Il repertorio varietale è iniziato con Big Bang (-16 rispetto a Big Top) ed è terminato con Romagna Giant (+35), senza soffermarsi più di tanto su quelle ancora più tardive.
Il dr. Foschi ha evidenziato che il nostro lavoro di ricerca ha selezionato le varietà Rebus 028 (-16), Rebus 038 (+5) e Rebus 195 (+19).
Per quanto riguarda le nettarine bianche, Foschi ha sottolineato l’ottimo lavoro fatto da Ossani con le selezioni Romagna, in particolare Romagna Red e Romagna Bright.
Sul susino non c’è stato molto da dire, tranne evidenziare l’ampliamento sconsiderato delle superfici di Angeleno e segnalare, fra le recenti selezioni cino-giapponesi, Bra Rossa (-14 da Shiro), Dofi Sandra (-4 da Shiro), Afrodite (+22) e Bra Gialla (+50).